Abbiamo tutti una storia e meritiamo un orecchio attento in grado di ascoltarla davvero, una voce che sappia quando stare in silenzio e quando incoraggiarci, una mano che possa tendersi e accompagnarci alla scoperta di chi siamo veramente, delle potenzialità che per qualche motivo non riusciamo a esprimere.
Per me la terapia è prima di tutto l’incontro tra due persone, uno spazio in cui i pregiudizi si annullano e si può entrare veramente in contatto con chi ci sta davanti. È un luogo protetto in cui l’altro viene accolto e ascoltato e può osservare la sua vita e se stesso con occhi nuovi, senza pregiudizi.
Perché è solo assorbendo le sue esperienze e il suo vissuto, cercando di annusarne i sogni e i desideri, abbracciandone gli obiettivi e le aspirazioni che posso comprendere come aiutarlo. Siamo tutti speciali, unici, non catalogabili: il percorso per lasciarsi alle spalle la sofferenza e il malessere non può essere stabilito a priori, ma va costruito insieme, a partire dall’ascolto, passo dopo passo, con la consapevolezza che a ogni inciampo ci sarà sempre qualcuno pronto a sostenerci e a farci coraggio. Nessuno dovrebbe rinunciare a percorrere questo viaggio verso il cambiamento.